Signal Reload XVI

Domenica 30 ottobre negli spazi de Il Ghetto a Cagliari, giovedì 3 novembre al Teatro Si ‘e Boi di Selargius e domenica 6 novembre a Campidarte, Signal Reload torna con la sua sedicesima edizione, pronto ad offrirvi il meglio della scena elettronica e sperimentale, nazionale e internazionale!

Signal Reload XVI cagliari holidays

Oltre che attraverso il circuito BoxOffice Sardegna sarà possibile acquistare i biglietti in loco durante le giornate del festival.

Per accedere alla tariffa ridotta sarà necessario acquistare in loco e raggiungere i luoghi in cui si svolgeranno gli eventi con mezzi sostenibili: automobili ibride, servizio pubblico, biciclette, monopattini, eccetera.

Domenica 30 ottobre
Intero 7 € | Ridotto 3 €

Giovedì 3 novembre
Intero 15 € | Ridotto 7 €

Domenica 6 novembre
Intero 7 € | Ridotto 3 €

PROGRAMMA

Domenica 30 ottobre | 17:00

Maggot Maddness
Progetto solista di Simone Mura, caratterizzato da sonorità psych-pop in chiave lo-fi, dettate da batterie sintetiche, chitarre bucate e synth space che raccontano un viaggio musicale solo apparentemente senza meta.

Stziopa
Al secolo Stefano Manconi, musicista e produttore di musica elettronica originario di Sant’Antioco. La sua ricerca musicale trascende le distinzioni di ambient, techno e house attraverso un approccio minimalista, caratterizzato da pochi elementi e teso a esaltare la coesistenza tra questi in un continuum spazio-temporale.

Macromassa
Progetto di Juan Crek e Tina Valent (in collaborazione con il LEM Festival di Barcellona). Artisti che mescolano elementi di hard noise, ambient, folk e tecniche estese di suono e improvvisazione vocale. Attraverso l’utilizzo di percussioni, loop, sequencer, generatori di rumore, i due artisti creano un’atmosfera primitiva e giocosa, ma allo stesso tempo riflessiva e capace di andare contro ogni autorità sonora.

Hexn
Il performer proporrà la sua musica contaminata da elementi psichedelici, beat technoidi primitivi, canti rituali e droni oscuri. Al Signal Festival 2022 presenterà un set con brani inediti con la partecipazione di Naturamorta.

Naturamorta
Progetto solista della cantautrice, performer e illustratrice colombiana Marìa Mallol Moya, il suo set tra improvvisazione e brani del suo ultimo lavoro discografico “Diotima” ci guiderà in un percorso a cavallo tra onirico e reale, oscurità e sogni.

Mai Mai Mai
Fiore all’occhiello della serata, la performance di Toni Cutrone, artista capace di tradurre in musica e immagini un viaggio oscuro nella tradizione e nel folclore dell’Italia meridionale. Un’indagine sonora che sviscera l’interrelazione tra riti pagani e cattolicesimo, tra natura e magia nella vita rurale, attraverso la manipolazione di suoni d’archivio e field recordings (registrati da Alan Lomax e Diego Carpitella negli anni ’50 e ’60) e la collaborazione con musicisti “avant/etnici” contemporanei (Luca Venitucci, Lino Capra Vaccina). Un’ “hauntology mediterranea” che, lontana da essere un semplice sguardo nostalgico, risveglia rumorosamente quegli spettri di cui racconta e li evoca ad accompagnarci nella quotidianità.

Giovedì 3 novembre | 21:00 | In collaborazione con Here I Stay

Clavius Chamber
Ideato dal musicista Daniele Ledda, compositore e docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Clavius è un progetto originale di ricerca, costruzione e modifica, il cui nome abbraccia una famiglia di strumenti auto-costruiti partendo dal concetto di “pianoforte preparato” di John Cage. Lo strumento sperimenta le possibilità di fusione tra suoni analogici e digitali, spingendo al limite l’idea di preparazione fino a giungere alla definizione più consona di strumento aumentato pilotato analogicamente da una tastiera. Il concerto vedrà il coinvolgimento di un ensemble da camera composto da un quintetto di archi (Alessia Casalino e Luca Tosini al violino, Chiara MOccia alla viola, Alessandro Mallus al violoncello e Alberto Locci al Basso), e un quintetto di fiati (Miriam Picciau al corno, Pietro Nonnia al flauto, Edoardo Fanni all’oboe, Paolo Pontillo al clarinetto e Stefania Loddo al fagotto) e Paolo Susnik al vibrafono, alla cui orchestrazione ha collaborato il musicista e compositore Alberto Locci.

Jozef Van Wissem
L’artista originario di Maastricht è rinomato per il suo approccio inusuale al liuto del Rinascimento e al liuto barocco, probabilmente gli strumenti meno usuali nel mondo della musica contemporanea. Egli copia e incolla brani classici, inverte melodie, aggiunge pezzi elettronici ed infine registra il tutto. Sebbene usi sottili manipolazioni elettroniche del suono, è rimasto in larga parte fedele al timbro e alla risonanza particolari dello strumento, oltre che alla tecnica classica utilizzata per suonarlo. Van Wissem ha composto dei brani usando palindromi e strutture a specchio. La sua musica, quindi, non segue la tradizionale progressione lineare né sfocia in un climax, ma piuttosto rimane sullo stesso livello di intensità. Nel 2013 ha vinto il Cannes Soundtrack Award al Festival di Cannes per “Only Lovers Left Alive” di Jim Jarmusch e nel dicembre 2017 è stato invitato a eseguire il madrigale raffigurato nel dipinto di Caravaggio Il suonatore di liuto (1596) al Museo dell’Ermitage di Santo Pietroburgo. Il suo stile musicale unico l’ha portato a collaborare con artisti del calibro di Zola Jesus, Tilda Swinton, Jarboe e anche con il suo partner collaborativo di lunga data e amico Jim Jarmusch.

Categorie: Eventi

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